Premio Persona Fraterna 2025 – P. Salvatore Morittu

PREMIO PERSONA FRATERNA 2025 P. SALVATORE MORITTU

 

PREMIO PERSONA FRATERNA 2025

P. SALVATORE MORITTU

16 agosto 2025

Sabato 17 agosto 2025, presso l’Anfiteatro Caritas di Tortolì, in Ogliastra, all’interno della 11^ Pastorale del Turismo, promossa dalla Diocesi di Nuoro e Lanusei è stato conferito dal Vescovo Antonello Mura, a Padre Salvatore Morittu, fondatore di Mondo X – Sardegna, il premio PERSONA FRATERNA 2025.

“La Speranza è un connotato di ogni tempo e di ogni stagione, compresa l’estate” ha sottolineato il Vescovo Antonello Mura, nel corso della serata del 16 agosto a Tortolì, presentata da Claudia Carta – giornalista alla guida del mensile diocesano L’Ogliastra, da quest’anno neo responsabile dell’Ufficio Pastorale del Turismo; e quest’anno la speranza è passata anche attraverso la figura di padre Salvatore Morittu, che, brillantemente guidato dal giornalista e scrittore, Giacomo Mameli, ha evidenziato, in più passaggi del suo intervento, la necessità di guardare non solo ad “una speranza” ma ad “una speranza certa”, affermazione questa che affonda le sue profonde radici nel francescanesimo che fin dall’età di 10 anni ha animato il vissuto e le azioni di padre Salvatore. Egli ha tracciato il suo percorso di vita e di Fede, passando per gli studi universitari in psicologia a Roma e Teologia in Terrasanta, per arrivare, nel 1980 da parte del suo Provinciale e affettuosa guida, all’”investitura” di frate-combattente dinanzi al nuovo lebbroso: l’uomo dipendente dalla droga, soprattutto, allora,

dall’eroina.

I passaggi poi della creazione della prima Comunità di Recupero presso il Convento di San Mauro a Cagliari, a quella di S’Aspru a Siligo e di Campu ‘e Luas ad Uta, per scoprire, nel 1985, la nuova piaga del secolo, l’Aids, e fondare a Sassari la Casa Famiglia per coloro che patiscono quell’infezione.

Nel suo intervento padre Salvatore Morittu ha rimarcato quanto il suo sia un impegno ed un merito “al plurale” condiviso innanzi tutto con Dio ed anche con quanti lo supportano da ormai 45 anni nella missione dell’Associazione Mondo X – Sardegna.

La serata non ha di certo dimenticato il dramma di Gaza, dove la speranza pare definitivamente perduta. Lo stesso Cardinale Zuppi ha recentemente scosso gli animi elencando, a Marzabotto oltre 12.000 assassinati tra 0 e 12 anni in quella terra martoriata.

C’è da chiedersi: come infondere ancora speranza dinanzi a tanta atrocità?Anche in questo caso padre Morittu ha affidato la risposta a San Francesco: “un giorno ero quasi disperato e scrissi: cosa posso fare? Ma il Signore mi donò dei fratelli“. Anche dal rischio, quindi, di battaglie apparentemente già perdute, si può partire non già con

l’idea di risolvere il problema quanto dal convincimento che insieme si può cominciare a cambiare qualcosa.

Sul finire della serata ha preso la parola il Vescovo, Monsignor Antonello Mura, che ha speso parole di affettuoso apprezzamento rispetto al servizio reso da padre Salvatore non solo nella Provincia e nelle Diocesi del nord-Sardegna, ma in tutta l’Isola, dando così un senso compiuto alla scelta quale Persona Fraterna, motivo per il quale gli è stato conferito tale premio.

Padre Morittu ha fatto del sentire veramente fratello il prossimo, il leit motiv della propria vita; “sentirci fratelli è veramente una bella conquista, ma il senso del fratello deve avere un’espressione ancora più prolungata dando spazio all’esperienza della paternità”. Citazione questa che ha introdotto la presenza di un altro giovane frate

accanto a padre Salvatore, padre Stefano Gennari, che, figlio-fratello, proprio in nome della speranza, del futuro, del domani che sarà, lo affianca ormai da 5 anni nell’evoluzione di Mondo X – Sardegna.

Infine, la consegna del premio, atto conclusivo dell’intervento di un frate che ha testimoniato non tanto con le parole, quanto con la sua stessa Vita, di creare e voler creare fraternità Passaggi salienti della motivazione del premio che ha visto un padre Salvatore Morittu, autodefinitosi solitamente “dalla faccia di bronzo”, commosso ed intensamente coinvolto nelle parole a lui dedicate, sono stati sicuramente quelli che hanno sottolineato “coraggio e perseveranza nell’affermazione di una cultura che, privilegiando la prevenzione, aiuti le persone ad essere libere dalle dipendenze” e la doverosa citazione del conferimento, nel novembre 2021, del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da parte del Presidente Mattarella.

Un approfondimento doveroso, inoltre, lo merita il premio in sé stesso, graditissimo da padre Salvatore e costituito dalla riproduzione in bronzo di alcuni personaggi dell’opera dell’artista Maria Lai “che si incontrano fraternamente per dialogare alla ricerca di valori universali che ricongiungano traiettorie dalle stelle alle trame laboriose quotidiane”. 

Maria Lai “era convinta che l’arte potesse salvare il mondo, per lo meno contribuire a migliorarlo un po’, ma era convinta anche che ciascuno di noi può fare della propria vita un’opera d’arte che è proprio ciò che emerge nella figura di padre Salvatore Morittu”.

La Pastorale del Turismo 2025 si conferma un’iniziativa viva, capace di dare voce alle fragilità e alle possibilità di riscatto del territorio e delle persone.

Rita Salaris