TEMPO D’ESTATE, DI FRATERNITÀ E DI SPERANZE

TEMPO D’ESTATE, DI FRATERNITÀ E DI SPERANZE

TEMPO D’ESTATE, DI FRATERNITÀ E DI SPERANZE

Estate, tempo evocativo di relax, vacanza, mare, che tuttavia, spesso, acuisce fragilità e malesseri.

Mai come nel corso di questo 2025 siamo stati profondamente colpiti dall’angoscia di guerre, talvolta dai più dimenticate, che distruggono, uccidono, annientano soprattutto civili innocenti e bambini.

Così l’estate è anche tempo di riflessione e presa di coscienza rispetto ad una realtà che, soprattutto in termini negativi non va certo in vacanza.

Tale aspetto ha necessariamente coinvolto quanti operano nel sociale, per cui, per quanto attiene a Mondo X – Sardegna, un sottile filo ha legato l’Associazione all’impegno ancora più incisivo verso le fasce più deboli pur volendo celebrare l’estate: un filo chiamato fraternità.

Una parola solo apparentemente semplice che, tuttavia, se praticata, può originare azioni dall’effetto dirompente.

Una, dieci, cento, mille voci rompono silenzi assordanti, quelli di chi ha ruolo e compiti che consentono di mettere in campo forze tese ad arginare le molte tragedie che stanno sterminando intere popolazioni.

Mondo X – Sardegna parte da qui: fratellanza per chi ci sta accanto, innanzi tutto, per poter andare oltre, curare e amare con semplicità, quella ispirata da San Francesco.

L’agosto vacanziero, appunto, è iniziato con la partecipazione dei giovani sardi, con a capo padre Stefano Gennari, alla 43^ Marcia Francescana, segnata dal motto Tu, speranza certa

Con lui uno dei ragazzi della Comunità di S’Aspru a rappresentarli tutti nel percorso in cui ha portato con sé le attese, le lotte e le speranze dei fratelli comunitari affinchè diventino certezze.

 

FRATERNITÀ E SPERANZA

Non solo parole, ma stili di vita che aprono porte alla solidarietà che si moltiplica, si trasmette, si condivide.

Particolarmente significativo in tal senso è stato l’evento culturale e artistico che l’11 agosto, giornata in cui si celebra Santa Chiara d’Assisi, presso il Santuario di San Damiano, ha ricordato il miracolo dell’apparizione della Croce su ogni pagnotta, miracolo attribuito alla Santa. 

Veri pani sono stati distribuiti ai presenti che hanno donato un contributo per l’acquisto di un nuovo aratro per la semina nella Terra di Incontri di S’Aspru: Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo. (Giov. 12, 24-26)

Mètafora questa molto vicina alla mission di Mondo X: rinunciare al proprio io ed essere disponibili a mettesi al servizio dell’altro, producendo così molto frutto.

 

FRATERNITÁ E SOLIDARIETÁ

La vicinanza ai fratelli più fragili, spesso ai margini della società e ritenuti scarto di essa, si è manifestata in modo particolarmente toccante nel corso della rivisitazione della festa più sentita dai sassaresi – la Discesa dei Candelieri in onore della Madonna dell’Assunta – risalente a cinquecento anni fa e che si rinnova nella sera del 14 agosto.

Anche i detenuti della Casa Circondariale di Bancali hanno sciolto il Voto alla Madonna, che salvò la popolazione dalla peste, emulando col loro cero dedicato a San Sebastiano, il volteggiare dei tredici candelieri tradizionali al tipico suono del tamburo.

La presenza di padre Salvatore e di padre Stefano a tale momento di festa fuori e dentro le mura carcerarie, è la testimonianza di vita condivisa in nome di usi e consuetudini che rendono prossimi uomini e donne dalle vite diverse, individui caduti ai quali tendere la mano per aiutarli a risollevarsi.

 

FRATERNITÁ E CONDIVISIONE

Le mani tese accolgono e curano in un processo di rinascita e riabilitazione per quanto riguarda i giovani della Comunità di S’Aspru; di inclusione e assistenza nei confronti degli ospiti della Casa Famiglia per persone in Aids.

Solo sentendoli veramente fratelli si è in grado di vedere in loro un altro sé, con la serena consapevolezza che amare il tuo prossimo come te stesso può trasmettere e contagiare oltre coloro che ci stanno accanto anche quanti ci guardano.

 

FRATERNITÁ E PRESENZA ATTIVA

Una particolare vetrina per raccontare fraternità, speranza, condivisione e solidarietà, è stata sicuramente la Pastorale del Turismo, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione, istituita dalla Diocesi di Nuoro nella persona del Vescovo di Nuoro e Lanusei, Monsignor Antonello Mura.

Manifestazione questa che, nel corso delle varie serate e con la partecipazione di numerosi artisti, ha abbracciato ogni ramo dell’arte, della cultura e dell’attenzione al sociale.

Nella serata del 16 agosto, a Tortolì, una delle suggestive sedi dell’evento, padre Salvatore Morittu – frate che ha testimoniato non tanto con la parola quanto con la sua stessa vita, di creare fraternità – è stato insignito del premo Persona Fraterna 2025.

La commozione di padre Salvatore e la nutrita partecipazione del pubblico presente a quella come a tutte le altre serate della Pastorale del Turismo, denota l’esigenza di esser presenti, di esserci, di essere protagonisti e non solo spettatori di manifestazioni ed azioni che evidenziano come la speranza è un connotato di ogni tempo e di ogni stagione, compresa l’estate, come affermato dal Vescovo Antonello nel corso della bellissima serata.

L’incontro oltre alla premiazione di padre Salvatore, ha visto in scena brani teatrali liberamente tratti dal Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupèry e il cortometraggio per Camineras dal titolo Reimparare, ricordi di una donna quali strumenti per la ricostruzione di una vita animata dalla speranza.

Può essere quindi la Speranza l’arma più potente per ricostruire percorsi di vita nuova? Strade spesso dissestate ed impervie dove camminano donne e uomini che in terre di guerra ma anche di pace, sono circondati da macerie e hanno necessitò di fratelli che stiano loro accanto e si sporchino le mani nella ricostruzione.

Un giorno ero quasi disperato e scrissi: cosa posso fare? Ma il Signore mi donò fratelli (San Francsco d’Assisi).

 

FRATERNITÁ E PARTECIPAZIONE

Così anche dalle macerie di guerre, personali e non, che sembrano perdute, si può ri-costruire, si può tentare di cambiare qualcosa, ma tutti insieme, ispirati dall’intimo sentire fratello chi ci sta dinanzi, condividendo gioie e difficoltà in una politica di cura ed empatia.

Da tempo, il Terzo Settore e le associazioni di volontariato svolgono un’azione ben più che sussidiaria per soddisfare bisogni che colpiscono aree sociali definite deboli.

Si tratta di organismi che curano aspetti afferenti la salute, il disagio sociale sotto ogni forma di dipendenza, povertà, emarginazione.

Il volontariato, spesso autofinanziandosi, tenta di portare avanti progetti di riabilitazione ed inclusione, mettendo insieme, quotidianamente, tessere di puzzle resi ancor più complicati da norme e leggi che anziché semplificare, rendono complessa qualsiasi attività risolutiva.

Dal 1980 Mondo X – Sardegna è scesa in campo per supportare Enti Regionali e Locali, Sanità, Assistenza, stando a fianco e aiutando giovani dalle più svariate vecchie e nuove dipendenze e persone colpite dall’infezione dell’Aids.

Dopo 45 anni l’azione continua col medesimo impegno e col preciso obiettivo di mettere al centro del proprio progetto l’Uomo; con le sue debolezze, certo, ma con le sue potenzialità spesso sconosciute alla stessa persona, ma esaltate da una vita semplice, vicina alla natura, come nel caso della Comunità di S’Aspru, o in una casa che profuma di minestrone, come la Casa Famiglia per persone in Aids.

Sotto questa ottica i nostri ragazzi hanno goduto delle gioie dell’estate: i giovani della Comunità hanno trascorso il tempo di Ferragosto a Fonni, impegnandosi nella faticosa ma suggestiva escursione a Su Gorroppu, per mettere alla prova la loro resistenza; assistendo alla colorata sfilata tradizionale in costume ad Orgosolo e visitando il Museo delle Maschere a Mamoiada.

Vicinanza alla Terra, dunque e ricerca delle tradizioni, scoperta di cose e spazi dimenticati a causa della ricerca dell’effimero nelle sostanze, nel gioco, nella rete.

I più anziani, coloro che da almeno due anni seguono il percorso comunitario, hanno trascorso anche due settimane al mare, ma soprattutto hanno goduto della presenza fissa di padre Salvatore e padre Stefano presso la casa di formazione di Baia della Mimose a Badesi che da trent’anni è sì luogo di svago ma è anche spazio per la conoscenza del sé più intimo e teatro di giornate trascorse fra spiagge e costruttivi confronti sui temi più diversi fra i quali il tempo, la spiritualità, la Comunità, la militanza, il metodo.

Gli ospiti della Casa Famiglia per persone in Aids, invece, trascorrono da alcuni anni dieci giorni di agosto in villeggiatura nella spiaggia dei sassaresi, alla Rotonda di Platamona, presso la Casa Vacanze, assistiti da responsabili e operatori e supportati dai numerosi volontari che animano le giornate con grigliate, karaoke e serate conviviali.

 

Sono questi momenti di semplicità, di fraternità vera, dello stare accanto, del camminare insieme che devono animare l’impegno continuo e costante a costruire, a vedere oltre, ad abbracciare un mondo che non riesce a vedere al di là di interessi malevoli, spesso letali, che ignorano il vero bene per l’Uomo.

E’ oggi un impegno che, mai come in questo momento storico, deve sentirci tutti partecipi, in ogni forma, in ogni pacifica manifestazione, così da far arrivare alto l’urlo di una Pace fortemente desiderata.

Deve emergere, in coloro che operano oramai da troppo tempo per la distruzione, la profonda ingratitudine nei confronti di un Dio, di un’entità, che evidentemente ci ama sicuramente tanto per averci donato la bellezza delle cose che ci circondano. 

Impariamo e lottiamo per difenderle. Anche d’estate. 

 

7 settembre 2025

 

Rita Salaris